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Il corso è rivolto a laureati in discipline scientifiche applicabili al settore dei beni culturali ed è articolato in quattro moduli con l’obiettivo di creare una specializzazione sulle più aggiornate metodologie per la conservazione e fruizione del patrimonio culturale. Il corso, sostenuto dalla Fondazione Kainòn, è stato ideato con l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, che ne cura la realizzazione, e vede il coinvolgimento di DM Cultura, GAP e DB Seret, aziende del settore tecnologie applicate ai beni culturali, che finanzieranno alcune borse di studio.

BANDO: per scaricare il bando vai QUI

DIRETTORE:
IVANA BRUNO Professore associato - SSD: Museologia e critica artistica e del restauro (L-Art/04)
Delegata del Rettore per la Diffusione della cultura e della conoscenza – Terza Missione
Direttore scientifico dei Corsi di Alta Formazione in “Accessibilità museale, strumenti e tecnologie assistive” – “Educazione al patrimonio e comunicazione museale” 
Componente del Comitato Gestione e Coordinamento del Centro di eccellenza del DTC LAZIO – responsabile Formazione
Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale
i.bruno@unicas.it

SEDE AMMINISTRATIVA: Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale

SCADENZA ISCRIZIONE: 5 SETTEMBRE 2023;  la domanda di ammissione al Corso si effettua on-line attraverso la procedura online che trovate QUI 

REQUISITI AMMISSIONE: Lauree triennale in discipline scientifiche di interesse per i Beni Culturali, tra le quali Ingegneria, Informatica, Matematica, Fisica, Biologia, Chimica, Geologia, Architettura.

QUOTA ISCRIZIONE: 600

BORSE STUDIO: 13 a copertura della quota di iscrizione

NUMERO POSTI DISPONIBILI: 26

INIZIO/FINE CORSO: L'inizio delle attività didattiche è previsto per il mese di ottobre 2023 e il calendario delle attività formative sarà pubblicato dopo la selezione dei candidati su questo sito. Il corso terminerà a febbraio 2024.

SEDE LEZIONI: Lazio Innova, UNI Sapienza, UNI Roma Tre, UNI Tuscia,  UNI Cassino,  UNI Cassino - Castello di Gaeta.

MODALITÀ: I moduli comprendono lezioni frontali in modalità blended, che affiancheranno alla parte teorica l’analisi di casi studio e l’attività laboratoriale da svolgere nei laboratori individuati tra quelli dell’infrastruttura di ricerca del DTC Lazio Lazio (DHLab - Labgeo Caraci, LAI&GIS, LIBeR, Museo Facile, Archeo&Arte3DLab).  Infine, gli studenti saranno ospitati in aziende o società del settore per lo svolgimento di un project work di 40 ore finalizzato alla redazione di un progetto, allo scopo di offrire loro la possibilità d’interagire con le aziende e le istituzioni protagoniste nel settore.  La prova finale consisterà nella elaborazione e presentazione di un project work connesso all’attività delle aziende ospiti.

SITO WEBhttps://www.unicas.it/sia/bandi-gare-e-concorsi/bandi-di-concorso/corsi-...

ARGOMENTI DEL CORSO: Digital technologies per la conservazione; Ambienti digitali di conservazione dei dati e di interoperabilità delle informazioni; Tecnologie e metodologie applicate ai beni culturali per la promozione e diffusione turistica; Accessibilità ai luoghi della cultura, strumenti e tecnologie assistive.

 

LABORATORI DEL DTC COINVOLTI: DHLab - Labgeo Caraci, LAI&GIS, LIBeR, Museo Facile, Archeo&Arte3DLab.

DOCENTI: Il comitato scientifico, presieduto da Ivana Bruno, professore associato in Museologia, critica artistica e del restauro (UNICAS), coordinatrice delle attività di formazione del DTC Lazio, è formato dai responsabili dei moduli  didattici provenienti dalle Università coinvolte:

  • Michela Addis, professore ordinario di Economia e Gestione delle Imprese - Università degli Studi di Roma Tre
  • Maura Imbimbo, professore ordinario di Tecnica delle Costruzioni - Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale
  • Luisa Carbone, professore associato in Geografia e  Sistemi Informativi Geografici - Università degli Studi della Tuscia
  • Giovanni Michetti, professore associato in Archivistica, Bibliografia e biblioteconomia - Sapienza Università di Roma
  • Nicola Tangari, professore associato in Biblioteconomia - Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale.

ATTIVITA’ DIDATTICA E PROFESSIONALIZZANTE: il percorso formativo, caratterizzato da un’impostazione e articolazione sperimentali, è strutturato in 4 moduli, corrispondenti a 12 CFU.
Ad un primo modulo introduttivo seguono 3 moduli, per un totale di 168 ore più 40 ore di project work in azienda, riguardanti i seguenti aspetti:

  • Il sistema del patrimonio culturale in Italia e nel Lazio

  • Concetti di conservazione digitale

  • Protocolli tecnologici di conservazione dei dati digitali e di interoperabilità delle informazioni

  • Accessibilità ai luoghi della cultura, strumenti e tecnologie assistive

I moduli comprendono lezioni frontali, in modalità blended, che affiancheranno alla parte teorica l’analisi di casi studio, e l’attività laboratoriale da svolgere nei laboratori individuati tra quelli dell’infrastruttura di ricerca del DTC Lazio.
Infine, gli studenti saranno ospitati in aziende o società del settore per lo svolgimento di un project work di 40 ore finalizzato alla redazione di un progetto, allo scopo di offrire loro la possibilità d’interagire con le aziende e le istituzioni protagoniste nel settore.
La prova finale consisterà nella elaborazione e presentazione di un project work connesso all’attività delle aziende ospiti.

In sintesi:

  • lezioni distanza o presenza 50 ore;

  • attività laboratoriale 118 ore;

  • project work in azienda 40 ore;

  • Il CAF eroga un totale di 12 CFU conseguiti in lezioni frontali e di laboratorio.

OBIETTIVI FORMATIVI E SBOCCHI PROFESSIONALI: Il CAF si propone di aggiornare gli iscritti sulle moderne tecniche di archiviazione, conservazione, interoperabilità ed accessibilità dei dati digitali, utili nell'ambito dei beni culturali. Le lezioni frontali consentono agli iscritti di conoscere le basi teoriche di funzionamento delle varie tecniche, in modo da acquisire la capacità di scegliere di volta in volta la o le tecniche che possono fornire la risposta più esaustiva ai loro quesiti. Particolare importanza ha l’attività da svolgere nei laboratori del DTC, all’interno dei quali gli studenti possono stringere contatti con i ricercatori per eventuali future collaborazioni.
Il CAF è diretto principalmente al completamento della formazione o all’aggiornamento di laureati nelle materie STEM che vogliono aprirsi al mondo dell’arte e dei beni culturali.