R6 - Scienze e tecnologie chimico-fisiche

Laboratorio di Analisi Superfici Roma3 - LASR3

Le attività scientifiche del LASR3 sono focalizzate sulla diagnostica e lo sviluppo di tecniche chemiometriche per lo studio di spettri e mappe chimiche. Inoltre il LASR3 è coinvolto in progetti di trasferimento tecnologico per lo sviluppo di nuova strumentazione diagnostica. La diagnostica viene effettuata attraverso approccio multianalitico; in particolare, attraverso esperimenti di bombardamento ionico a bassa energia (ToF-SIMS) e microscopia FT-IR con ATR imaging. Oggetto di studio sono i fenomeni di degrado e di invecchiamento in materiali organici ed inorganici quali coloranti, leganti organici e resine su differenti supporti quali lamine, cuoi etc.. CLICCA QUI PER IL VIDEO

Laboratorio Mineralogia e spettroscopia FTIR

Identificazione di minerali e di materiali di interesse nell'ambito dei beni culturali e sviluppo di tecniche di imaging spettroscopico di composti molecolari ed organici in microcampioni di materiali litoidi e composti usati come pigmenti per manufatti artistici.

Laboratorio di diagnostica per i Beni Culturali - LDBBCC

Il laboratorio di indagini diagnostiche su materiali di interesse per i Beni Culturali lavora in collaborazione con Rita Reale (restauratore) su applicazioni di metodiche analitiche, supportate da studi di modellizzazione (con tecniche multivariate e chemometriche) e chimici fisici sulla cinetica e termodinamica dei processi di degrado, per la caratterizzazione dei materiali costituenti i Beni Culturali e i loro prodotti di degrado, sia a scopo conoscitivo sia conservativo e per il monitoraggio microclimatico degli ambienti in cui sono conservati. L’obiettivo è la messa a punto di procedure analitiche innovative e migliorative rispetto a quelle normate o comunemente utilizzate.

Laboratorio di Luce di Sincrotrone - DAFNE Luce

Il laboratorio DAFNE-L offre analisi diagnostiche e sviluppo di tecnologie di indagine innovative per la caratterizzazione non distruttiva o micro-distruttiva dei materiali costituenti i beni culturali (pigmenti, leganti, consolidanti, coloranti) e dei loro prodotti di degrado, tramite tecniche spettroscopiche (FT-IR, Raman, XRF, assorbimento X) e di imaging (FT-IR, UV, SWIR, VIS-NIR multispettrale, SEM). Oltre alla strumentazione da laboratorio con sorgenti convenzionali, la presenza di una sorgente di luce di sincrotrone dall’Infrarosso fino ai raggi X consente di effettuare analisi puntuali ed immagini su campioni di dimensioni micrometriche. Assieme alla strumentazione fissa si dispone di strumentazione portatile per agevolare misure in-situ e metodologie d’indagine non distruttiva.

Laboratorio DI Digitalizzazione con tecniche a contatto di geometrie complesse - LATESLA

Il Laboratorio svolge attività di pianificazione e sviluppo di tecnologie di lavorazione di materiali metallici e non metallici, studia metodi per prevedere i problemi connessi all’assemblabilità delle parti prodotte e sviluppa procedure per controllare le proprietà micro e macro geometriche di pezzi meccanici con lo scopo di ridurre i tempi ed i costi connessi alla immissione nel mercato di nuovi prodotti, aumentandone nello stesso tempo la qualità.

Le principali tecnologie di lavorazione dei materiali metallici studiate sono le tecnologie non convenzionali di deformazione plastica delle lamiere e dei tubi (quali la piegatura, la formatura superplastica, la formatura incrementale) e le tecnologie convenzionali di deformazione plastica dei metalli (quali la curvatura di tubi, l’estrusione a freddo, la formatura a caldo). Viene, inoltre, studiata la formabilità delle lamiere e l’ottimizzazione dei processi tramite simulazione FEM.

Le tecnologie di lavorazione dei materiali non metallici studiate sono relative ai compositi ed alle pietre ornamentali. Per quanto concerne i compositi vengono studiate la tecnologia del filament winding robotizzato, quella del tape placement e quella dell’RTM light. Per quanto concerne le pietre ornamentali vengono studiati i processi di lavorazione mediante utensili diamantati, tecnologia AWJ, tecnologia laser.

Lo studio dell’assemblabilità delle parti viene condotto attraverso lo sviluppo di metodi per assegnare le tolleranze geometriche ai componenti di un assieme, per verificare le catene di tolleranze ai fini dell’assemblabilità, per ispezione le tolleranze geometriche progettate.

Nell’ambito delle misure meccaniche vengono pianificati cicli di ispezione macro-geometrica con macchine di misura a coordinate e vengono sviluppate procedure di controllo micro-geometrico attraverso tecniche con e senza contatto. Per il VIDEO clicca qui.

Laboratorio Diffrazione RX su polveri - XRPD

Il laboratorio ospita due diffrattometri operanti in trasmissione, utilizzando capillari come portacampioni. Alternativamente è possibile la raccolta su campioni non preparati (es. libri, statuette etc.). La strumentazione è utilizzabile per effettuare analisi micro-distruttive in quanto la quantità di campione necessaria per la raccolta dati è dell’ordine di pochi mg, dipendente dalle caratteristiche di assorbimento dei RX da parte dello stesso. I dati raccolti sono ideali per effettuare analisi quantitative, affinamenti strutturali, microstrutturali etc etc, non presentando il problema dell’orientazione preferenziale. A puro titolo esemplificativo, sono stati studiati pigmenti (es. Blu del cielo del “Giudizio Universale” per definire la provenienza del materiale), materiali lapidei (ceramiche per definire temperature e condizioni di fugacità di ossigeno al momento della produzione) ed effettuato simulazioni in-situ del processo di cottura dei materiali raw per la produzione delle ceramiche per verificarne la provenienza.

Laboratorio di Fisica dei Liquidi - FILI

Studio della struttura e la dinamica di sistemi disordinati e materia soffice o nanostrutturata, in particolare dell’acqua e delle sue soluzioni, dei materiali di interesse nell’ambito dei beni culturali, di sospensioni di nanoparticelle.

Pagine