Raccolta e catalogazione di informazioni di unità navali della Marina Militare e Mercantile italiana a partire dal 1900 ad oggi. Le informazioni raccolte (documenti e foto) da fonti archivistiche, giudiziarie e bibliografiche di ciascuna unità a partire dal Varo, Radiazione, Cantiere di Costruzione, Rapporti delle Attività bonifica, Ricostruzione della carriera lavorativa nominativa delle parti offese, ecc., oltre a permettere di recuperare, dati sommersi e non omogenei che rappresentano la memoria storica, consentono di delineare una visione d'insieme ad oggi mai realizzata.
L’attività si è concretizzata nella realizzazione della Banca dati AMINAVI che attualmente è in fase di popolamento. Alcuni dati in essa contenuti sono "sensibili” (anagrafici, patologie asbesto-correlate, procedimenti penali, ecc.), per questo l'accesso è riservato agli operatori del settore (Inail, ASL, ecc.).
Collaborano: Carlo Meoni, Cinzia Crenca, Dario Gallo.
L’attività del laboratorio si centra sull’analisi dei materiali costitutivi dei manufatti (in particolare metalli e paste vitree) e sullo studio delle antiche tecnologie di fabbricazione. Una parte significativa delle analisi è condotta con sistemi XRF portatili sviluppati ad hoc presso il laboratorio stesso. La dotazione di strumenti comprende uno spettrometro XRF portatile e un sistema di spettroscopia atomica con sorgente a plasma, oltre alla strumentazione accessoria costituita da microscopi ottici, bilance e forni.
Attività di studio e ricerca nell’ambito della storia dell’architettura e del restauro. Il laboratorio offre supporto scientifico inerente al tema dello studio delle componenti materiali delle superfici e degli elementi costruttivi storici, attuato mediante appropriate procedure di indagine. La struttura si propone come ideale luogo di sintesi dei tanti ‘linguaggi’ scientifici, concorrenti alla redazione del progetto conservativo, ivi incluso il piano di manutenzione, in una adeguata procedura diagnostica che mette a frutto le competenze acquisite negli anni, esegue lavori di analisi da tre decenni e dispone ormai di un vasto archivio di indagini condotte su edifici e costruzioni sia in ambito romano che nazionale. Svolge attività conto terzi per strutture sia pubbliche che private.
Il laboratorio è una struttura di analisi e sviluppo di modelli, scenari di valutazione e programmi di rigenerazione sostenibile per la conservazione di siti, edifici e oggetti del patrimonio culturale.
A questo scopo opera sui temi della modellistica geometrica, dell'arricchimento semantico e della simulazione degli scenari di intervento. L’obiettivo è quello di sviluppare una interconnessione tecnologica e concettuale tra le fasi di analisi multidisciplinari sullo stato fisico e strutturale e le fasi di digitalizzazione 3D, di annotazione semantica e di strutturazione del modello di gestione del bene.
Ne discendono le seguenti classi di interventi: a) gestione di dati storici, diagnostici, geometrici, strutturali, energetici, funzionali e dello stato di conservazione del patrimonio costruito in modelli HBIM Historical Building Information Modeling e modelli HIM Heritage Information Modeling per la gestione integrata di dati di opere e oggetti storico artistici su piattaforme BIM; b) Sistema progettuale multicomponente per adeguamento tecnologico ecosostenibile e compatibile degli edifici storici, anche con l’ausilio di Decision Support System DSS; c) Sistema di design innovativo e di exibit multimediale per musei e siti archeologici.
I membri del centro hanno una pluriennale competenza nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale, dell’Apprendimento Automatico, dell’Elaborazione del Linguaggio Naturale e della Cognizione. In particolare, il centro studia la collaborazione tra Scienze Cognitive (SC) ed Intelligenza Artificiale (IA) che ha contribuito ad una svolta importante per lo sviluppo di entrambe le discipline:
nel settore dell’Intelligenza Artificiale ha portato a contributi innovativi nella definizione e realizzazione di sistemi intelligenti basati su modelli plausibili della cognizione umana; ha grandemente influenzato anche le metodologie di analisi del linguaggio naturale e della rappresentazione della conoscenza;
per quel che concerne le Scienze Cognitive ha permesso lo sviluppo di modelli cognitivi così come nuove architetture basate su: l’elaborazione dell’informazione, la rappresentazione della conoscenza e la sua manipolazione; tutto ciò ha contribuito a svelare nuove modalità/caratteristiche del pensiero e del comportamento umano.
In tale approccio multidisciplinare, per collaborare allo studio di sistemi artificiali intelligenti, trovano spazio contributi di altre discipline viciniori quali: l’informatica in senso ampio, l’ingegneria dei modelli, la filosofia, le scienze sociali, l’elettronica, etc.
Molti interrogativi sono ancora irrisolti e si è in attesa di idee innovative ed anticonvenzionali che possano fornire nuovi ed interessanti contributi di ricerca. Condividere idee, approcci, punti di criticità e tecnologie, può contribuire a creare un ambiente di ricerca sinergico alla definizione di nuovi ed articolati contesti di ricerca.
I membri del centro hanno applicato le tecniche sviluppate per creare sistemi nell’ambito dei beni culturali. In particolare, hanno sviluppato chatbot per promuovere elementi culturali verso il grande pubblico. Tali risultati sono stati pubblicati in conferenze e workshop di respiro internazionale.
Il Centro di Didattica Museale è stato istituito nel 1994 per favorire una fruizione consapevole e finalizzata dei beni museali, tenuto conto di alcune considerazioni: l’insufficiente utilizzazione a fini formativi dell’imponente patrimonio di beni culturali disponibile nel nostro Paese; il divario esistente tra l’Italia ed altri Paesi sul piano dell’accumulazione conoscitiva e della definizione dei modelli di intervento. il Centro di Didattica Museale è l’unica struttura universitaria che abbia raccolto e archiviato i materiali didattici prodotti dai musei italiani. Il Centro ha svolto numerose ricerche sul pubblico dei musei e sull’impatto di strategie didattiche diverse e innovative nell’ambito della fruizione museale. Il Centro di Didattica Museale collabora attivamente con i comitati Internazionali ICOM UMAC (International Council of Museums Committee for University Museums and Collections) CECA – (Committee for Education and Cultural Action dell’International Council of Museums). Il CDM ha partecipato e vinto numerose gare relative a bandi di ricerca nazionali ed internazionali
Oltre alla ricerca, grazie alle competenze trasversali, il CeSMer permette di erogare alcuni servizi alle imprese suoi clienti o partner: 1) Conduzione di analisi di mercato esplorative, descrittive e causali per l’identificazione del mercato potenziale di un prodotto 2) Sviluppo di business plan 3) Sviluppo del piano marketing 4) Revisione dei processi aziendali in ottica customer-centred 5) Sviluppo e validazione statistica di modelli interpretativi di big data 6) Sviluppo e validazione di modelli di ottimizzazione matematica applicati a fenomeni economici con dati reali (es. investimenti green, brevetti, conoscenza, ecc.) 7) Sviluppo di indicatori a breve e a lungo termine a partire da grandi quantità di dati reali (es. questionari di soddisfazione dei clienti, dati di vendita, ecc.) 8) Analisi di impatto economico delle decisioni organizzative (imprese e istituzioni)
Il Centro Produzione Audiovisivi (ex Laboratorio Audiovisivi) del Dipartimento Filosofia, Comunicazione e Spettacolo è un Laboratorio che ha come obiettivo primario la realizzazione di documentari, in particolare di carattere socioantropologico, storico-artistico, scientifico, di storia e critica del teatro, del cinema e dei media, di comunicazione istituzionale, di politica dei territori.
SAPeri&Co è un’infrastruttura di ricerca e servizi della Sapienza Università di Roma nata per promuovere l’eccellenza nella ricerca applicata del più grande Ateneo di Europa e per offrire servizi dedicati ad aziende ed enti esterni che si propone di favorire la multidisciplinarietà delle conoscenze e delle competenze. SAPeri&Co mette a sistema le eccellenze di Sapienza dal Design alla Medicina, dalla Chimicaalla Biologia, dall’Economia alla Psicologia, dalla Giurisprudenza all’Informatica e ne rende fruibili conoscenze e competenze grazie anche all'utilizzo di strumentazioni di fabbricazione digitale.SAPeri&Co focalizza la propria attività negli ambiti di specializzazione regionale come l’aerospazio,le energie rinnovabili, i beni culturali, le bioscienze.
SAPeri&Co ospita al suo interno le seguenti facilities: FABLAB, SPAZIO COWORKING, AULA TRAINING, 4 LAB ON DEMAND dedicati alle 4 Strategies regionali: Aerospazio, Beni Culturali, Bioscienze, Energie rinnovabili, MATERIALDESIGN POINT, LAB VIDEO E DOCUMENTAZIONE RICERCA.
Il CDL si occupa principalmente di sviluppare tecniche di computer grafica avanzate con applicazioni nell'industria dell'intrattenimento e del deisgn. Queste competenze sono utili per progetti di valorizzazione dei beni culturali sia in formato digitale che attraverso tecniche di fabbricazione 3d.
Le principali attività del laboratorio riguardano la ricerca sul rendering 3D, il disegno 3D, la fabbricazione 3D. I progetti di ricerca attuali si concentrano su Appearance Design, Collaborative Modeling, Appearance Fabrication. Il laboratorio ha consolidate collaborazioni di ricerca con importanti laboratori internazionali e istituzioni accademiche come: Dreamworks Animation, Microsoft Research Asia, Dartmouth College.
Nel corso degli anni, le principali tematiche su cui è stata svolta l'attività di ricerca sono state: Interazione Persona-Calcolatore, Linguaggi ed interfacce per l’interazione con basi di dati Qualità dei dati nei sistemi informativi Modellazione e progettazione di basi di dati Algoritmi di layout
Il Virtual Heritage Lab del CNR ISPC è un laboratorio focalizzato sull'uso delle tecnologie digitali per l'archeologia e la valorizzazione del Patrimonio Culturale. I progetti portati avanti spaziano dall'attività di rilievo, di survey e di implementazione di sistemi informativi geografici alla ricostruzione virtuale di paesaggi, siti e manufatti con lo scopo di rappresentare processi storici tramite l'interazione in ambienti immersivi. Impegnato su numerosi progetti europei e nazionali, il VHLab è attualmente uno dei poli italiani di assoluta avanguardia per quanto concerne le applicazioni multimediali e di realtà virtuale dedicate alla valorizzazione del Patrimonio
Applicazioni dell’efficientamento energetico al patrimonio edilizio, inclusi gli edifici storici classificati come Beni Culturali ed i Musei. Sviluppo di piani di recupero del patrimonio edilizio e architettonico di edifici pubblici anche monumentali. Realizzazione di diagnosi energetiche di edifici di pregio storico-architettonico. Analisi della trasformazione in Near Zero Energy Building (NZEB) di edifici di pregio storico-architettonico.
Il laboratorio offre servizi di ricerca ed educativi per:
Facilitare l'interazione e la collaborazione tra musei e organizzazioni culturali, i settori creativi e tecnologici, i centri di ricerca, per favorire l’innovazione in un’ottica di ecosistema;
Offrire servizi educativi per accrescere le capacità e competenze digitali del personale dei musei e migliorare la governance delle organizzazioni culturali, con particolare riferimento a quelle di piccole e medie dimensioni
Sostenere, attraverso progetti sperimentali su piccola scala, la transizione e la trasformazione digitale di musei e organizzazioni culturali
Analizzare le iniziative di governance dei beni culturali che vedono la partecipazione sinergica e congiunta di attori pubblici e privati, con particolare attenzione alla sperimentazione di pratiche partecipative dal “basso”.
Valutare le attività e i risultati prodotti da interventi sui beni culturali e proporre indicazioni e raccomandazioni per i decisori politici.
Disinfestazione e disinfezione di manufatti artistici e materiale archivistico e librario, attaccato da organismi biodeteriogeni (microrganismi, funghi, insetti), mediante irraggiamento con raggi gamma. Caratterizzazione chimico-fisica dei campioni trattati ed ottimizzazione delle condizioni di irraggiamento. Attività di consolidamento di manufatti porosi lignei e lapidei mediante polimerizzazione in situ con radiazione gamma.
Laboratorio di Calcolo ad Alte Prestazioni per applicazioni relative ai Beni Culturali. L’ l’IAC mette a disposizione le proprie risorse di calcolo ad alte prestazioni per la velocizzazione della elaborazione dati relativi ai Beni Culturali. Allo scopo di offrire sistemi allo stato dell’arte, è previsto l’acquisto di un sistema a memoria condivisa high-end con processore di ultima generazione, dotato di almeno un TeraByte di Memoria Principale, di almeno 48 core computazionali e di risorse di storage per l’elaborazione e l’archiviazione.
Svolge ricerche di tipo fondamentale nelle discipline di base dell'ingegneria navale e marittima, con applicazioni, tra le altre, nel trasporto marittimo sicuro e nella riduzione dei rischi per la nave ed il personale navigante. Molti dei temi di ricerca si rivolgono ai settori di intervento della politica marittima europea integrata: trasporto eco-sostenibile, sicurezza del trasporto navale, tecnologie innovative per l’industria cantieristica, sfruttamento sostenibile del mare
Progettazione e sviluppo di sensori miniaturizzati a controllo remoto, non invasivi e conformabili, per il monitoraggio (early detection) dei processi di degradazione di opere lapidee, pittoriche e cartacee.
Sviluppo e ingegnerizzazione di sensori e dispositivi sensoristici a basso consumo energetico e a costi contenuti per il monitoraggio multiparametrico di ambienti complessi, outdoor ed indoor, come ad es. siti archeologici e monumenti soggetti a degradazione da inquinanti ambientali (VOCs, gas, %RH, T, particolato). Tali sistemi sono montati su stazioni fisse oppure su unità mobili (veicoli terrestri o droni aerei) dotati di trasmissione dei segnali.
Strumentazione analitica portatile di monitoraggio atmosferico gas, VOCs e particolato su mezzi mobili.
Copertura di superfici con film sottili nanofibrosi otticamente trasparenti e di origine naturale (es. lignina nanostrutturata) per la protezione di manufatti artistici da aggressioni atmosferiche (ottenuti per elettrofilatura o electrospinning).
Rete di laboratori impegnati nella realizzazione di progetti di ricerca avanzata nel campo della conservazione e restauro dei BBCC. Le sue principali attività sono:
Tensioattivi naturali per la conservazione e il restauro dei BBCC - Formulazioni di fluidi nanostrutturati a base acquosa di tensioattivi naturali per la rimozione di tracce di materiali grassi, o polimeri organici (anche invecchiati) da superfici porose di opere d'arte. Il loro utilizzo può ovviare agli inconvenienti dell'utilizzo dei metodi di pulitura tradizionali (limitato controllo dell'azione pulente di solventi organici, rideposizione del materiale disciolto all'interno dei pori, tossicità). Il laboratorio chimico fisico di soft matter è in grado di sintetizzare e caratterizzare microemulsioni, soluzioni micellari e gels con funzioni, dimensioni e morfologia ottimizzate per applicazioni nel campo del cleaning dei materiali BBCC. È inoltre in grado di studiare i meccanismi di azione di fenomeni cha vanno dall’ammorbidimento e rimozione alla rideposizione del materiale rimosso all'interno della porosità dei materiali dell'opera d'arte.
Solventi neoterici nel processo conservativo di materiali cellulosici (pulitura, stabilizzazione): per una innovazione di prodotto e di processo - È sperimentato l’impiego di solventi neoterici (da materie prime rinnovabili e privi della tossicità e
scarsa compatibilità ambientale dei solventi derivati dal petrolio) nel processo conservativo di materiali cellulosici (pulitura, stabilizzazione). In particolare, i deep eutectic solvents (DES) e le low transition temperature mixtures (LTTM) sono promettenti per una serie di caratteristiche che li accomunano ai liquidi ionici: tensione di vapore trascurabile, bassa infiammabilità, elevata stabilità chimica e termica, singolare capacità di solubilizzare alcuni composti organici e inorganici scarsamente solubili nei solventi convenzionali. I DES e le LTTM si presentano come un’interessante alternativa, sicura ed economica, ancora inesplorata nel campo del restauro e della conservazione del patrimonio storico-artistico. Parallelamente, è in fase di sperimentazione la possibilità di un’innovazione di processo riguardante l’immobilizzazione di sistemi solventi in una matrice gelificata, facilmente applicabile e removibile dalla superficie del manufatto da trattare.
Caratterizzazioni mediante spettroscopia Raman di materiali di archivio e di biblioteca - La spettroscopia Raman, grazie alla rapidità delle misure, all’elevata risoluzione spaziale (1-10 nm), alla non invasività e alla posibilità delle misure in situ, è uno metodi spettroscopici dei più versatili nel campo dei BBCC per l’identificazione di sostanze allo stato amorfo e cristallino, di pigmenti e coloranti di origine organica e inorganica, oltre che per l’individuazione di materiali di restauro e prodotti di degrado. Il limite della tecnica rappresentato dal fenomeno della fluorescenza (soprattutto per campioni organici, quali i coloranti, le colle e gli adesivi) che maschera il debole segnale Raman, è superato ottimizzando il metodo su ogni sistema e operando mediante SERS (Surface Enhanced Raman Scattering).
La tecnica Raman fornisce informazioni fondamentali sulla composizione e lo stato di conservazione dei diversi materiali costituenti i BBCC e permette l’individuazione del metodo più adeguato alla conservazione e al restauro.
AMINAVI
Raccolta e catalogazione di informazioni di unità navali della Marina Militare e Mercantile italiana a partire dal 1900 ad oggi. Le informazioni raccolte (documenti e foto) da fonti archivistiche, giudiziarie e bibliografiche di ciascuna unità a partire dal Varo, Radiazione, Cantiere di Costruzione, Rapporti delle Attività bonifica, Ricostruzione della carriera lavorativa nominativa delle parti offese, ecc., oltre a permettere di recuperare, dati sommersi e non omogenei che rappresentano la memoria storica, consentono di delineare una visione d'insieme ad oggi mai realizzata.
L’attività si è concretizzata nella realizzazione della Banca dati AMINAVI che attualmente è in fase di popolamento. Alcuni dati in essa contenuti sono "sensibili” (anagrafici, patologie asbesto-correlate, procedimenti penali, ecc.), per questo l'accesso è riservato agli operatori del settore (Inail, ASL, ecc.).
Collaborano: Carlo Meoni, Cinzia Crenca, Dario Gallo.
Archeometria e Analisi dei Materiali - ARCHMAT LAB
L’attività del laboratorio si centra sull’analisi dei materiali costitutivi dei manufatti (in particolare metalli e paste vitree) e sullo studio delle antiche tecnologie di fabbricazione. Una parte significativa delle analisi è condotta con sistemi XRF portatili sviluppati ad hoc presso il laboratorio stesso. La dotazione di strumenti comprende uno spettrometro XRF portatile e un sistema di spettroscopia atomica con sorgente a plasma, oltre alla strumentazione accessoria costituita da microscopi ottici, bilance e forni.
ARCHITETTURA STORICA E RESTAURO ASTRE-LABMAT “LABORATORIO MATERIALI”
Attività di studio e ricerca nell’ambito della storia dell’architettura e del restauro. Il laboratorio offre supporto scientifico inerente al tema dello studio delle componenti materiali delle superfici e degli elementi costruttivi storici, attuato mediante appropriate procedure di indagine. La struttura si propone come ideale luogo di sintesi dei tanti ‘linguaggi’ scientifici, concorrenti alla redazione del progetto conservativo, ivi incluso il piano di manutenzione, in una adeguata procedura diagnostica che mette a frutto le competenze acquisite negli anni, esegue lavori di analisi da tre decenni e dispone ormai di un vasto archivio di indagini condotte su edifici e costruzioni sia in ambito romano che nazionale. Svolge attività conto terzi per strutture sia pubbliche che private.
Built Heritage Innovation Laboratory
Il laboratorio è una struttura di analisi e sviluppo di modelli, scenari di valutazione e programmi di rigenerazione sostenibile per la conservazione di siti, edifici e oggetti del patrimonio culturale.
A questo scopo opera sui temi della modellistica geometrica, dell'arricchimento semantico e della simulazione degli scenari di intervento. L’obiettivo è quello di sviluppare una interconnessione tecnologica e concettuale tra le fasi di analisi multidisciplinari sullo stato fisico e strutturale e le fasi di digitalizzazione 3D, di annotazione semantica e di strutturazione del modello di gestione del bene.
Ne discendono le seguenti classi di interventi: a) gestione di dati storici, diagnostici, geometrici, strutturali, energetici, funzionali e dello stato di conservazione del patrimonio costruito in modelli HBIM Historical Building Information Modeling e modelli HIM Heritage Information Modeling per la gestione integrata di dati di opere e oggetti storico artistici su piattaforme BIM; b) Sistema progettuale multicomponente per adeguamento tecnologico ecosostenibile e compatibile degli edifici storici, anche con l’ausilio di Decision Support System DSS; c) Sistema di design innovativo e di exibit multimediale per musei e siti archeologici.
Centro di Cognizione, Linguaggio e Conoscenza - CLAK
I membri del centro hanno una pluriennale competenza nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale, dell’Apprendimento Automatico, dell’Elaborazione del Linguaggio Naturale e della Cognizione. In particolare, il centro studia la collaborazione tra Scienze Cognitive (SC) ed Intelligenza Artificiale (IA) che ha contribuito ad una svolta importante per lo sviluppo di entrambe le discipline:
In tale approccio multidisciplinare, per collaborare allo studio di sistemi artificiali intelligenti, trovano spazio contributi di altre discipline viciniori quali: l’informatica in senso ampio, l’ingegneria dei modelli, la filosofia, le scienze sociali, l’elettronica, etc.
Molti interrogativi sono ancora irrisolti e si è in attesa di idee innovative ed anticonvenzionali che possano fornire nuovi ed interessanti contributi di ricerca. Condividere idee, approcci, punti di criticità e tecnologie, può contribuire a creare un ambiente di ricerca sinergico alla definizione di nuovi ed articolati contesti di ricerca.
I membri del centro hanno applicato le tecniche sviluppate per creare sistemi nell’ambito dei beni culturali. In particolare, hanno sviluppato chatbot per promuovere elementi culturali verso il grande pubblico. Tali risultati sono stati pubblicati in conferenze e workshop di respiro internazionale.
Centro di Didattica Museale - CDM
Il Centro di Didattica Museale è stato istituito nel 1994 per favorire una fruizione consapevole e finalizzata dei beni museali, tenuto conto di alcune considerazioni: l’insufficiente utilizzazione a fini formativi dell’imponente patrimonio di beni culturali disponibile nel nostro Paese; il divario esistente tra l’Italia ed altri Paesi sul piano dell’accumulazione conoscitiva e della definizione dei modelli di intervento. il Centro di Didattica Museale è l’unica struttura universitaria che abbia raccolto e archiviato i materiali didattici prodotti dai musei italiani. Il Centro ha svolto numerose ricerche sul pubblico dei musei e sull’impatto di strategie didattiche diverse e innovative nell’ambito della fruizione museale. Il Centro di Didattica Museale collabora attivamente con i comitati Internazionali ICOM UMAC (International Council of Museums Committee for University Museums and Collections) CECA – (Committee for Education and Cultural Action dell’International Council of Museums). Il CDM ha partecipato e vinto numerose gare relative a bandi di ricerca nazionali ed internazionali
Centro di Studi su Mercati e Relazioni Industriali
Oltre alla ricerca, grazie alle competenze trasversali, il CeSMer permette di erogare alcuni servizi alle imprese suoi clienti o partner:
1) Conduzione di analisi di mercato esplorative, descrittive e causali per l’identificazione del mercato potenziale di un prodotto
2) Sviluppo di business plan
3) Sviluppo del piano marketing
4) Revisione dei processi aziendali in ottica customer-centred
5) Sviluppo e validazione statistica di modelli interpretativi di big data
6) Sviluppo e validazione di modelli di ottimizzazione matematica applicati a fenomeni economici con dati reali (es. investimenti green, brevetti, conoscenza, ecc.)
7) Sviluppo di indicatori a breve e a lungo termine a partire da grandi quantità di dati reali (es. questionari di soddisfazione dei clienti, dati di vendita, ecc.)
8) Analisi di impatto economico delle decisioni organizzative (imprese e istituzioni)
Centro Produzione Audiovisivi - CPA
Il Centro Produzione Audiovisivi (ex Laboratorio Audiovisivi) del Dipartimento Filosofia, Comunicazione e Spettacolo è un Laboratorio che ha come obiettivo primario la realizzazione di documentari, in particolare di carattere socioantropologico, storico-artistico, scientifico, di storia e critica del teatro, del cinema e dei media, di comunicazione istituzionale, di politica dei territori.
Centro Saperi&co
SAPeri&Co è un’infrastruttura di ricerca e servizi della Sapienza Università di Roma nata per promuovere l’eccellenza nella ricerca applicata del più grande Ateneo di Europa e per offrire servizi dedicati ad aziende ed enti esterni che si propone di favorire la multidisciplinarietà delle conoscenze e delle competenze. SAPeri&Co mette a sistema le eccellenze di Sapienza dal Design alla Medicina, dalla Chimicaalla Biologia, dall’Economia alla Psicologia, dalla Giurisprudenza all’Informatica e ne rende fruibili conoscenze e competenze grazie anche all'utilizzo di strumentazioni di fabbricazione digitale.SAPeri&Co focalizza la propria attività negli ambiti di specializzazione regionale come l’aerospazio,le energie rinnovabili, i beni culturali, le bioscienze.
SAPeri&Co ospita al suo interno le seguenti facilities: FABLAB, SPAZIO COWORKING, AULA TRAINING, 4 LAB ON DEMAND dedicati alle 4 Strategies regionali: Aerospazio, Beni Culturali, Bioscienze, Energie rinnovabili, MATERIALDESIGN POINT, LAB VIDEO E DOCUMENTAZIONE RICERCA.
Computational Design Lab - CDL
Il CDL si occupa principalmente di sviluppare tecniche di computer grafica avanzate con applicazioni nell'industria dell'intrattenimento e del deisgn. Queste competenze sono utili per progetti di valorizzazione dei beni culturali sia in formato digitale che attraverso tecniche di fabbricazione 3d.
Le principali attività del laboratorio riguardano la ricerca sul rendering 3D, il disegno 3D, la fabbricazione 3D. I progetti di ricerca attuali si concentrano su Appearance Design, Collaborative Modeling, Appearance Fabrication. Il laboratorio ha consolidate collaborazioni di ricerca con importanti laboratori internazionali e istituzioni accademiche come: Dreamworks Animation, Microsoft Research Asia, Dartmouth College.
DASLab
Nel corso degli anni, le principali tematiche su cui è stata svolta l'attività di ricerca sono state:
Interazione Persona-Calcolatore,
Linguaggi ed interfacce per l’interazione con basi di dati
Qualità dei dati nei sistemi informativi
Modellazione e progettazione di basi di dati
Algoritmi di layout
Digital Heritage Innovation Lab
Il Virtual Heritage Lab del CNR ISPC è un laboratorio focalizzato sull'uso delle tecnologie digitali per l'archeologia e la valorizzazione del Patrimonio Culturale. I progetti portati avanti spaziano dall'attività di rilievo, di survey e di implementazione di sistemi informativi geografici alla ricostruzione virtuale di paesaggi, siti e manufatti con lo scopo di rappresentare processi storici tramite l'interazione in ambienti immersivi. Impegnato su numerosi progetti europei e nazionali, il VHLab è attualmente uno dei poli italiani di assoluta avanguardia per quanto concerne le applicazioni multimediali e di realtà virtuale dedicate alla valorizzazione del Patrimonio
Dipartimento Unità Efficienza Energetica - DUEE
Applicazioni dell’efficientamento energetico al patrimonio edilizio, inclusi gli edifici storici classificati come Beni Culturali ed i Musei. Sviluppo di piani di recupero del patrimonio edilizio e architettonico di edifici pubblici anche monumentali. Realizzazione di diagnosi energetiche di edifici di pregio storico-architettonico. Analisi della trasformazione in Near Zero Energy Building (NZEB) di edifici di pregio storico-architettonico.
Governance and Innovation in Cultural Heritage Lab (sezione del laboratorio in materia di Governance aziendale e Creazione del Valore)
Il laboratorio offre servizi di ricerca ed educativi per:
Impianto CALLIOPE - FSN-FISS-SNI
Disinfestazione e disinfezione di manufatti artistici e materiale archivistico e librario, attaccato da organismi biodeteriogeni (microrganismi, funghi, insetti), mediante irraggiamento con raggi gamma. Caratterizzazione chimico-fisica dei campioni trattati ed ottimizzazione delle condizioni di irraggiamento. Attività di consolidamento di manufatti porosi lignei e lapidei mediante polimerizzazione in situ con radiazione gamma.
Infrastruttura di calcolo per i beni culturali
Laboratorio di Calcolo ad Alte Prestazioni per applicazioni relative ai Beni Culturali. L’ l’IAC mette a disposizione le proprie risorse di calcolo ad alte prestazioni per la velocizzazione della elaborazione dati relativi ai Beni Culturali. Allo scopo di offrire sistemi allo stato dell’arte, è previsto l’acquisto di un sistema a memoria condivisa high-end con processore di ultima generazione, dotato di almeno un TeraByte di Memoria Principale, di almeno 48 core computazionali e di risorse di storage per l’elaborazione e l’archiviazione.
Intelligent Signal Processing and Multi Media
Progetti c/terzi didattica - ambito DTC - Attività didattico-divulgativa in ambito DIET-Audio Engineering Society (AES);
Organizzazione workshop biennale (dal 2001) AES-DIET “Tecnologie per la musica - Audio digitale e musica elettronica”.
Ciclo seminari, incontri e WS su “I mestieri del suono”.
Analisi segnali audio in ambito di impatto/inquinamento acustico e forense.
Istituto di iNgegneria del Mare - INM
Svolge ricerche di tipo fondamentale nelle discipline di base dell'ingegneria navale e marittima, con applicazioni, tra le altre, nel trasporto marittimo sicuro e nella riduzione dei rischi per la nave ed il personale navigante. Molti dei temi di ricerca si rivolgono ai settori di intervento della politica marittima europea integrata: trasporto eco-sostenibile, sicurezza del trasporto navale, tecnologie innovative per l’industria cantieristica, sfruttamento sostenibile del mare
Istituto sull’Inquinamento Atmosferico
Progettazione e sviluppo di sensori miniaturizzati a controllo remoto, non invasivi e conformabili, per il monitoraggio (early detection) dei processi di degradazione di opere lapidee, pittoriche e cartacee.
Sviluppo e ingegnerizzazione di sensori e dispositivi sensoristici a basso consumo energetico e a costi contenuti per il monitoraggio multiparametrico di ambienti complessi, outdoor ed indoor, come ad es. siti archeologici e monumenti soggetti a degradazione da inquinanti ambientali (VOCs, gas, %RH, T, particolato). Tali sistemi sono montati su stazioni fisse oppure su unità mobili (veicoli terrestri o droni aerei) dotati di trasmissione dei segnali.
Strumentazione analitica portatile di monitoraggio atmosferico gas, VOCs e particolato su mezzi mobili.
Copertura di superfici con film sottili nanofibrosi otticamente trasparenti e di origine naturale (es. lignina nanostrutturata) per la protezione di manufatti artistici da aggressioni atmosferiche (ottenuti per elettrofilatura o electrospinning).
Laboratori di scienze e tecnologie chimico fisiche applicate ai Beni Culturali
Rete di laboratori impegnati nella realizzazione di progetti di ricerca avanzata nel campo della conservazione e restauro dei BBCC. Le sue principali attività sono:
Tensioattivi naturali per la conservazione e il restauro dei BBCC - Formulazioni di fluidi nanostrutturati a base acquosa di tensioattivi naturali per la rimozione di tracce di materiali grassi, o polimeri organici (anche invecchiati) da superfici porose di opere d'arte. Il loro utilizzo può ovviare agli inconvenienti dell'utilizzo dei metodi di pulitura tradizionali (limitato controllo dell'azione pulente di solventi organici, rideposizione del materiale disciolto all'interno dei pori, tossicità). Il laboratorio chimico fisico di soft matter è in grado di sintetizzare e caratterizzare microemulsioni, soluzioni micellari e gels con funzioni, dimensioni e morfologia ottimizzate per applicazioni nel campo del cleaning dei materiali BBCC. È inoltre in grado di studiare i meccanismi di azione di fenomeni cha vanno dall’ammorbidimento e rimozione alla rideposizione del materiale rimosso all'interno della porosità dei materiali dell'opera d'arte.
Solventi neoterici nel processo conservativo di materiali cellulosici (pulitura, stabilizzazione): per una innovazione di prodotto e di processo - È sperimentato l’impiego di solventi neoterici (da materie prime rinnovabili e privi della tossicità e
scarsa compatibilità ambientale dei solventi derivati dal petrolio) nel processo conservativo di materiali cellulosici (pulitura, stabilizzazione). In particolare, i deep eutectic solvents (DES) e le low transition temperature mixtures (LTTM) sono promettenti per una serie di caratteristiche che li accomunano ai liquidi ionici: tensione di vapore trascurabile, bassa infiammabilità, elevata stabilità chimica e termica, singolare capacità di solubilizzare alcuni composti organici e inorganici scarsamente solubili nei solventi convenzionali. I DES e le LTTM si presentano come un’interessante alternativa, sicura ed economica, ancora inesplorata nel campo del restauro e della conservazione del patrimonio storico-artistico. Parallelamente, è in fase di sperimentazione la possibilità di un’innovazione di processo riguardante l’immobilizzazione di sistemi solventi in una matrice gelificata, facilmente applicabile e removibile dalla superficie del manufatto da trattare.
Caratterizzazioni mediante spettroscopia Raman di materiali di archivio e di biblioteca - La spettroscopia Raman, grazie alla rapidità delle misure, all’elevata risoluzione spaziale (1-10 nm), alla non invasività e alla posibilità delle misure in situ, è uno metodi spettroscopici dei più versatili nel campo dei BBCC per l’identificazione di sostanze allo stato amorfo e cristallino, di pigmenti e coloranti di origine organica e inorganica, oltre che per l’individuazione di materiali di restauro e prodotti di degrado. Il limite della tecnica rappresentato dal fenomeno della fluorescenza (soprattutto per campioni organici, quali i coloranti, le colle e gli adesivi) che maschera il debole segnale Raman, è superato ottimizzando il metodo su ogni sistema e operando mediante SERS (Surface Enhanced Raman Scattering).
La tecnica Raman fornisce informazioni fondamentali sulla composizione e lo stato di conservazione dei diversi materiali costituenti i BBCC e permette l’individuazione del metodo più adeguato alla conservazione e al restauro.
Pagine