RM1 - Sapienza Università di Roma

Laboratorio di diagnostica per i Beni Culturali - LDBBCC

Il laboratorio di indagini diagnostiche su materiali di interesse per i Beni Culturali lavora in collaborazione con Rita Reale (restauratore) su applicazioni di metodiche analitiche, supportate da studi di modellizzazione (con tecniche multivariate e chemometriche) e chimici fisici sulla cinetica e termodinamica dei processi di degrado, per la caratterizzazione dei materiali costituenti i Beni Culturali e i loro prodotti di degrado, sia a scopo conoscitivo sia conservativo e per il monitoraggio microclimatico degli ambienti in cui sono conservati. L’obiettivo è la messa a punto di procedure analitiche innovative e migliorative rispetto a quelle normate o comunemente utilizzate.

LabORATORIO DI Spettrometria di Massa

Nel campo dei Beni Culturali, il laboratorio di spettrometria di massa è attivo principalmente nella caratterizzazione e identificazione di specie coloranti da matrici di diverso tipo (tessili, pittoriche, materiali plastici) mediante tecniche di spettroscopia di massa. La spettroscopia di riflettanza in fibra ottica UV-Visibile (eventualmente accoppiata a microscopio) è applicata all’indagine preliminare per l’identificazione delle classi di appartenenza di coloranti e pigmenti, quindi è scelta la metodologia di campionamento ed estrazione più opportuna per l’analisi di quantitativi minimi di campione dal manufatto, e realizzata l’analisi attraverso tecniche separative accoppiate a spettrometria di massa ad alta sensibilità. In particolare, per quanto riguarda le tecniche di estrazione, l’attività del laboratorio è finalizzata alla messa a punto di protocolli micro-invasivi sia dal punto di vista qualitativo (es.: minimizzazione delle alterazioni dell’estratto) che quantitativo (minimizzazione della quantità di campione) attraverso estrazioni pressurizzate e/o in fase liquida dispersa. La combinazione delle procedure estrattive con l’analisi in spettrometria di massa permette di confermare il riconoscimento della matrice colorante e fornire informazioni, quali il riconoscimento della specie vegetale o animale di origine, la presenza di coloranti minoritari e l’utilizzo di miscele. L’esperienza del laboratorio include analisi di coloranti e pigmenti organici – ma anche di altre specie di composti organici- da matrici archeologiche (tessuti mineralizzati e non), manufatti in pelle, campioni di film pittorico di arte antica e contemporanea. Nel laboratorio è anche attiva una linea di ricerca finalizzata alla messa a punto di materiali consolidanti e protettivi per le matrici tessili, cartacee e in pelle (dott.ssa Ilaria Serafini). Una delle ultime sperimentazioni, riguarda l’utilizzo di gel per campionamenti non invasivi da matrici tessili e successiva analisi attraverso tecniche ad alta sensibilità (riflettanza nel Visibile, analisi Raman e SERS, HPLC accoppiato a spettrometria di massa ad alta risoluzione). Attraverso collaborazioni con il Dip. di Fisica (prof. Paolo Postorino, prof. Alessandro Nucara) è inoltre svolta la caratterizzazione dei materiali leganti (naturali e sintetici). All’interno del laboratorio è inoltre ospitata la start-up D-ART, attualmente in fase di fondazione, che svolge servizi di diagnostica per i beni culturali.

LABORATORIO DI ANALISI NON DISTRUTTIVE E ARCHEOMETRIA - LANDA

Il laboratorio ha un’esperienza ventennale nel campo dello studio archeometrico di Beni Culturali. Tale studio, finalizzato sia ad aspetti conoscitivi che al restauro e alla conservazione, consiste nell’analisi mediante metodologie fisiche dei materiali che costituiscono le opere. Le analisi effettuate dal laboratorio sono totalmente non distruttive e possono essere eseguite in situ. Il laboratorio ha ampia esperienza su materiali ceramici, pitture murali o su tela/tavola, manoscritti, materiali metallici e lapidei. Il laboratorio si occupa, inoltre, di sviluppo di metodologie di elaborazione e di analisi di segnali e immagini orientate al monitoraggio non invasivo di beni monumentali e manufatti artistici, alla diagnosi assistita e al restauro digitale di materiale di archivio (stampe, filmati, manoscritti, fotografie, dipinti, etc.).

Laboratorio di Modelli e metodi per la conservazione di fabbriche murarie d’interesse storico e monumentale - MMCFM

L’oggetto di indagine riguarda il comportamento meccanico di fabbriche murarie d'interesse storico e/o monumentale in vista della loro tutela e conservazione. La definizione dei modelli meccanici per lo studio dell'effettivo comportamento delle opere murarie storiche e delle metodologie di calcolo strutturale, nelle sue espressioni tradizionali e recenti, effettivamente utilizzabili per valutarne propriamente la consistenza fisica, è delicata sia a causa dell’estrema variabilità tipologica e dispersione delle caratteristiche meccaniche (resistenza, fragilità, anisotropia, ecc.), che rendono inattendibile la definizione di un modello generale di comportamento, e sia perché la problematica, pur districandosi in un ambito estremamente specialistico, esula dai confini meramente computazionali in quanto destinata a condizionare le successive scelte d'intervento.

Laboratorio di Geodesia e Geomatica - lagg

  • Realizzazione di modelli tridimensionali a diverse scale (luoghi, ambienti e oggetti) e ortofoto (immagini dotate di proprietà metriche) tramite immagini acquisite da terra (camere digitali e range camera), da drone, aereo e satellite;
  • Progettazione, installazione e gestione di sistemi di monitoraggio geomatico (strutturale e ambientale) per il controllo delle deformazioni (partecipazione a un progetto di Ateneo su Civita di Bagnoregio);
  • Geolocalizzazione di documenti cartografici storici (carte, mappe, piante);
  • Archiviazione e gestione delle informazioni: metodologia di acquisizione, archiviazione e gestione di tutte le informazioni di interesse archeologico relative alle attività di scavo per finalità di pubblica e privata utilità all'interno del comune di Roma, al fine di istituire una procedura unificata di Visura Archeologica;
  • Elaborazione di immagini telerilevate (SAR e ottiche) per il censimento di siti di interesse archeologico.
  • Collaborazione alle attività di ricerca presso la Missione Archeologica a Mozia (Grande Scavo Sapienza - Direttore Prof. Lorenzo Nigro): modellizzazione 3D di

Laboratorio di Monitoraggio Geomatico

Telerilevamento aereo e satellitare ad alta risoluzione, fotointerpretazione di immagini ottiche ed IR per identificazione di aree ad interesse storico-archeologico. Monitoraggio delle deformazioni con metodi terrestri, satellitari e radar. Interpretazione di immagini SAR per l’identificazione e studio di aree archeologiche, realizzazione di modelli digitali del terreno e radargrammetria, mappe di deformazione e studio di serie temporali di spostamento per il monitoraggio di aree archeologiche o di interesse storico-artistico. Sviluppo di servizi operativi per i BBCC basati su immagini satellitari. Fotogrammetria e realizzazione di DSM e DTM ad alta risoluzione da rilievi aerofotogrammetrici, da stereo-immagini satellitari, rilievi laser scanner da terra, rilievi topografici, con GPS, livellazione di precisione, misure in situ per rilievi di elevati ed ipogei, elaborazione dati per la documentazione e monitoraggio di BBCC. Analisi di serie storiche di aero-fotogrammi per lo studio delle modifiche del paesaggio archeologico. Sviluppo di GIS e WebGIS tematici per la valorizzazione e la tutela di aree archeologiche in zone urbane.

LABORATORIO AUDIOVISIVO PER LO SPETTACOLO - LABS

Il Laboratorio Audiovisivo per lo spettacolo può contare su importanti strutture tecnologiche, ottenute grazie a un finanziamento specifico della Sapienza (Render Farm). Studiosi, ricercatori, dottorandi e studenti accreditati possono accedervi per sfruttare la gigantesca capacità di calcolo anche in remoto. Nel LABS sono possibili in tempi brevissimi renderizzazioni di film, restituzioni tridimensionali e rilievi con i nuovi strumenti di lettura digitale per punti. Il LABS ospita corsi di alta formazione in realtà aumentata, motion capture e interattività a molteplici livelli. Il LABS si avvale di tecnologie e competenze di altissimo livello per il restauro di nastri video, la digitalizzazione, l’archiviazione, la virtualizzazione 3D, il design e la progettazione di allestimenti.

Materiali audiovisivi Archivio

Fino al 2010 sono stato stati prodotti o acquisiti oltre 3000 documenti audiovisivi videoelettronici, oltre a numerose fotografie, relativi all’attività didattica e di ricerca del ex Centro Teatro Ateneo. Oltre 1000 di questi video sono stati digitalizzati e pubblicati nella Biblioteca Digitale Europe EUROPEANA
Riprese, registrazioni, documentari e film didattici (convegni, seminari, prove di spettacoli e messe in scena di opere teatrali ecc.) e Materiali di altri archivi acquisiti dal 2011 ad oggi con IPR in comproprietà del DASS: Archivio Caporossi, una selezione dei video del Teatro Valdoca e della Compagnia Lombardi Tiezzi, Fondo Alessandro Fersen (film restaurati) ecc.
Materiali audiovisivi raccolti o acquistati dal ex Centro, per uso interno alla Sapienza, senza IPR: Collezione di video teatrali di varia provenienza (Max Plank Institut, Musée de l’Homme, BBC, INA, Rai), raccolta di dischi classici, di valore storico culturale perché rappresentano una collezione teatrale unica e molto funzionale per la consultazione da parte degli studenti e di studiosi.
Nel luglio 2015, in previsione del trasloco, è stato fatto un conteggio del materiale audiovisivo inventariato e non, a cura di Maria Grazia Berlangieri, per un totale di 12.000 unità circa.

Render Farm

Sapienza Render Farm (SRF) si pone come sistema tecnologicamente e metodologicamente avanzato, completo ed aperto, capace di renderizzare e digitalizzare in tempo reale e in remoto (senza quindi spostarsi dalle proprie postazioni, laboratori, centri di ricerca etc) il patrimonio digitale prodotto dall’ex CTA in primo luogo ma anche degli altri dipartimenti, e in generale di proprietà della Sapienza, organizzato e catalogato in modo da poterlo mettere a disposizione dell'intera comunità accademica e studentesca (per la quota di materiali sottoposti a diritti di copyright) e dei navigatori in rete (per la quota libera, o in open access), e nello stesso tempo in grado di produrre e incrementare costantemente in quantità e qualità il patrimonio operando le necessarie codifiche analogico-digitale date dai supporti originari.
Il poly-modelling o modellazione poligonale permette un maggiore livello di dettaglio a spese però della maggiore quantita' di informazioni necessaria a memorizzare l'oggetto risultante, chiamato modello poligonale. Sapienza Render Farm, attraverso la sua straordinaria capacità di calcolo permetterà lo sviluppo dei progetti aperti del DASS in tempo e qualità impensabili al momento. Lo sviluppo di poly-modelling è una concreta apertura nel coinvolgimento costruttivo di ricerche aperte presso altri dipartimenti, dedicati alla mappatura del patrimonio architettonico, archeologico e artistico del nostro paese inclusa in particolare la rimodellazione delle strutture teatrali scomparse.
Sapienza Render Farm semplificherà le operazioni per Il rendering fotorealistico di un complesso architettonico sia esso archeologico che contemporaneo velocizzando il processo di produzione dell'immagine finale a partire dal modello matematico del soggetto (scena). Esistono molti algoritmi di rendering, ma tutti implicano la proiezione dei modelli 3D su una superficie 2D. Gli algoritmi di rendering si dividono in due categorie: scanline renderers e ray tracers. I primi operano oggetto per oggetto, disegnando direttamente su schermo ogni poligono o micropoligono; essi richiedono quindi che tutti gli oggetti (anche quelli modellati con curve continue) siano stati sfaccettati in poligoni. I secondi operano pixel per pixel, tracciando un raggio visuale immaginario dal punto di vista all'interno della scena, e determinando il colore del pixel dalle intersezioni con gli oggetti.

Il LABS - DSAS è un laboratorio istituito in data 05/03/2016 allocato negli spazi del secondo piano dell'edificio CU017.
Il Labs è guidato dalla Prof.ssa Marina Righetti, Direttore del Dipartimento di Storia dell'arte e Spettacolo, che ne rappresenta la struttura a ogni effetto di legge e ne garantisce l'unita' culturale. Il Responsabile del Labs e' il Prof. Vito Di Bernardi, docente di Discipline dello Spettacolo (L-Art/05). Gli altri organi di governo del Labs sono il segretario amministrativo e il comitato scientifico promotore. Il LABS - DSAS comprende il progetto Grandi Attrezzature diretto dal Prof. Luca Ruzza, docente di Discipline dello Spettacolo (L-Art/05).

Laboratorio Education e OpenLab Cultura

Il  laboratorio, riconosciuto da Europeana, è organizzato in sezioni:

  • Archeo&Arte3D
  • User eXperience Lab

Il laboratorio prevede lo studio e la sperimentazione di nuove tecnologie e nuovi metodi per la promozione e la divulgazione del patrimonio culturale e le relazioni tra patrimonio culturale e apprendimento. Il laboratorio prevede la produzione di corsi con l’utilizzo di moduli per l’e-learning.

Il laboratorio collabora con il GamificationLab nato su iniziativa del Centro DigiLab e del Dipartimento di informatica, responsabile scientifico Emanuele Panizzi.
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