RM1 - Sapienza Università di Roma

Laboratorio di Ingegneria delle Materie Prime - RawMaLab

Il laboratorio si occupa della caratterizzazione dei materiali e dei relativi prodotti di alterazione attraverso la combinazione di tecniche NIR/SWIR classiche e iperspettrali e microfluorescenza a raggi X. L’uso di tecniche di analisi statistica multivariata per l’elaborazione dei dati permette la creazione di modelli predittivi utili all’identificazione dei materiali costituenti e il loro monitoraggio per la valutazione di processi di alterazione nel tempo.

Laboratorio CISTeC Heritage-Lab

Arte, Beni Culturali e Gemmologia. Identificazione dei materiali usati e di degrado. Discriminazione di manufatti autentici dai falsi. Studi di degrado e di invecchiamento di oggetti d'arte. Studi di conservazione di oggetti d'arte. Scienza dei materiali. Polimeri: identificazione di polimeri puri e di miscele; analisi di sistemi multistrato; caratterizzazione di polimeri (cristallinità, densità e conformazione), determinazione del contenuto di monomero, dei filler e degli additivi; identificazione di impurità e inclusioni. Coatings. Vernici e pigmenti. Carta. Compositi. Prodotti di corrosione. Catalizzatori. Nanotecnologie. Materiali da costruzione. Fasi di transizione e fasi cristalline. Semiconduttori. Celle solari a film sottili. Caratterizzazione di nanotubi di carbonio, grafene, Diamond-like carbon (DLC) ecc.. Caratterizzazione di silicio amorfo e microcristallino. Mineralogia e Geologia. Identificazione di minerali. Transizioni di fase.

Laboratorio di Idraulica - IDRALab

Le attività di ricerca riguardano: argomenti di meccanica dei fluidi di base (dinamica della turbolenza, strati limite, getti, ecc.); applicazioni più specifiche quali la caratterizzazione di processi legati alla fluidodinamica ambientale (dispersione degli inquinanti, studio della circolazione atmosferica ed oceanica) ed alla biofluidodinamica; lo sviluppo di metodologie atte allo studio dei processi suddetti, con particolare riferimento all’analisi d’immagine - utilizzata sia per la misura dei campi di moto bidimensionali e tridimensionali a scala di laboratorio che per la caratterizzazione del territorio e i beni culturali (analisi iperspettrale) - e l’utilizzo di codici di calcolo per lo studio di processi complessi su scala regionale e su mesoscala.

Laboratorio di Fisica Tecnica - FITELABS

Il laboratorio di Fisica tecnica (FITELABS) è costituito da un insieme di differenti unità di ricerca specialistiche che operano tra di loro in maniera integrata nelle tematiche relative alla qualità dell’aria, al risparmio energetico, all'illuminotecnica e acustica, alle tecniche per il controllo ambientale. In particolare il FITELABS, ha maturato nell'ambito dei BBCC una notevole esperienza nel campo della simulazione e modellazione numerica, nello sviluppo di sensoristica ambientale a basso costo, nei monitoraggi ambientali strumentali in situ, di telerilevamento satellitare e fotogrammetrico. Ha sviluppato metodologie, tecniche, strumentazioni, modelli di ricostruzione numerica delle condizioni termo-fluidodinamiche, acustiche e illuminotecniche per il supporto alla progettazione, al monitoraggio, agli interventi di manutenzione, di risparmio energetico, di valorizzazione, anche con tecniche di realtà virtuale, di siti archeologici, di spazi museali ad alta fragilità, di esposizioni permanenti e di edifici storici.

Laboratorio di paleoantropologia e bioarcheologia

Macroevoluzione e microevoluzione dei primati non-umani, degli ominidi, della specie e delle popolazioni umane, attraverso indagini su elementi perlopiù scheletrici (ossa e denti), presi in esame nei diversi contesti paleo-ecologici, archeologici e storici, tramite acquisizioni di dati digitali, tecniche di morfometria geometrica, analisi osteologiche e isotopiche. Le ricerche riguardano la primatologia, la paleoantropologia, la biologia delle popolazioni umane antiche (paleodemografia, paleobiologia umana, paleopatologia ecc.) e la bio-meccanica funzionale.

Laboratorio di Biotecnologie Applicate

Il laboratorio identifica i microrganismi, coltivabili e non, responsabili del biodegrado e ne studia la fisiologia e il metabolismo al fine di identificare marcatori molecolari predittivi del biodegrado. Inoltre, al fine di valutare l’efficacia dei possibili trattamenti contro il biodegrado, i microrganismi coltivabili vengono caratterizzati per la resistenza o meno ai trattamenti biocidi tradizionali o di nuova generazione, come i materiali nanostrutturati.
Il laboratorio offre anche la possibilità di valutare la tossicità di prodotti e materiali di ultima generazione (smart materials) utilizzabili durante i restauri e/o i lavori di consolidamento dei beni culturali. In particolare, sistemi eucariotici semplici, quali il lievito, e organismi pluricellulari come il nematode, permettono di effettuare analisi in vivo in breve tempo e a costi limitati.

Laboratorio di patologia vegetale

Il laboratorio si occupa della caratterizzazione dei microorganismi deteriogeni di beni culturali quali stampe, manufatti lignei e tessili. La caratterizzazione viene condotta sia a livello tassonomico che funzionale mediante tecniche di biologia molecolare di base e, coinvolgendo soggetti terzi associati, avanzate come il metabarcoding, la metagenomica classica e funzionale. Inoltre, nel laboratorio vengono sviluppati trattamenti environmental-friendly per impedire la crescita di tali microorganismi.

Laboratorio di archeobotanica e palinologia - LAP

Il laboratorio di archeobotanica si occupa dello studio di macroresti vegetali (legni, semi/frutti, foglie) provenienti da scavi archeologici e da manufatti provenienti da siti storici. L’analisi viene condotta a livello microscopico, una volta isolati i reperti da analizzare con metodiche standard dipendenti dalla tipologia del campione. L’identificazione è effettuata con l’utilizzo di collezioni di confronto di parti di piante moderne e atlanti di riferimento. Il laboratorio di palinologia si occupa dello studio di polline fossile estratto da sedimenti naturali e livelli di frequentazione umana in siti archeologici. L’estrazione del polline viene condotta in laboratorio dedicato, “sterile in polline attuale” con metodologie chimiche e l’identificazione viene condotta a livello microscopico con l’utilizzo di collezioni polliniche di confronto e atlanti di riferimento

Laboratorio di Fisica per analisi microclimatiche e meteorologiche

Il laboratorio è specializzato nelle metodologie di indagine con lo scopo di caratterizzare le condizioni climatiche locali (indoor ed outdoor) in cui il bene è inserito al fine di valutare le interazioni tra esso e l’ambiente che lo circonda e di individuare il rapporto causa-effetto che sia di utilità funzionale per formulare ipotesi di rimedi, applicarli e verificarne la bontà. Nello specifico si effettuano analisi delle condizioni microcclimatiche in ambienti confinati definizione del clima storico dell'ambiente (condizioni climatiche caratteristiche dell'ambiente dove l'oggetto si è acclimatato), modellazione del trasporto di calore e vapore nei materiali da costruzione in edifici storici attraverso l'uso del modello di simulazione dinamica HMWall.

Laboratorio Diffrazione RX su polveri - XRPD

Il laboratorio ospita due diffrattometri operanti in trasmissione, utilizzando capillari come portacampioni. Alternativamente è possibile la raccolta su campioni non preparati (es. libri, statuette etc.). La strumentazione è utilizzabile per effettuare analisi micro-distruttive in quanto la quantità di campione necessaria per la raccolta dati è dell’ordine di pochi mg, dipendente dalle caratteristiche di assorbimento dei RX da parte dello stesso. I dati raccolti sono ideali per effettuare analisi quantitative, affinamenti strutturali, microstrutturali etc etc, non presentando il problema dell’orientazione preferenziale. A puro titolo esemplificativo, sono stati studiati pigmenti (es. Blu del cielo del “Giudizio Universale” per definire la provenienza del materiale), materiali lapidei (ceramiche per definire temperature e condizioni di fugacità di ossigeno al momento della produzione) ed effettuato simulazioni in-situ del processo di cottura dei materiali raw per la produzione delle ceramiche per verificarne la provenienza.

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