IVANA BRUNO Professore associato in Museologia e critica artistica e del restauro Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale i.bruno@unicas.it
SEDE AMMINISTRATIVA: Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale
SCADENZA ISCRIZIONE: 26/07/2021
REQUISITI AMMISSIONE: Diploma di laurea di I livello o titoli equipollenti o superiori.
ARGOMENTI, DOCENTI DEL CORSO E LABORATORI DEL DTC COINVOLTI:
La didattica frontale è articolata in moduli didattici di 1 o 2 CFU (8 o 16 ore) sui seguenti aspetti:
- Educazione al patrimonio.
- Metodologie didattiche e strumenti digitali nell’educazione al patrimonio museale.
- Mediazione culturale nei musei: aspetti didattici, sperimentali, valutativi.
- La lingua scritta nei musei: dalla semplificazione ai glossari.
- La lingua scritta nei musei: storytelling e altre tecniche di narrazione.
- Communication design: metodi e tecnologia per la grafica e l’immagine coordinata.
- Metodi e tecnologie per la documentazione fotografica.
- Analisi del pubblico.
I docenti UNICAS coinvolti sono Ivana Bruno, Museologia; Gianluca Lauta, Storia della lingua italiana; Assunta Pelliccio, Disegno; Cecilia Mazzetti di Pietralata, Storia dell’arte moderna, Luca Palermo, Storia dell’arte contemporanea. Ad essi si affiancano docenti di rilievo internazionale, come Sandro Debono, University of Malta, Malta National Community Art Museum, e professionisti esperti del settore.
Il CAF usufruisce dell’interazione con istituzioni preposte alla valorizzazione e tutela dei beni culturali come:
gli istituti del Ministero della CulturaMIC (Galleria Borghese; Centro per i Servizi Educativi-SED; Direzione Generale dei Musei);
il Sistema Museale di Roma Capitale della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali;
la Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti;
il Sistema integrato dei musei della Provincia di Frosinone – SIF Cultura;
l’Abbazia di Montecassino;
l’ICOM (International Council of Museums).
ATTIVITA’ DIDATTICA E PROFESSIONALIZZANTE:
Il CAF eroga un totale di 10 CFU, che corrispondono alla frequenza di 80 ore di didattica frontale, arricchita da seminari e workshop, e allo svolgimento di 180 ore di attività laboratoriale, finalizzata alla redazione di un project work in uno degli ambiti di interesse del CAF. Al fine di agevolare la frequenza degli iscritti impegnati in attività lavorative, la didattica frontale è distribuita su un pomeriggio a settimana più un sabato al mese. Le attività laboratoriali, che costituiscono il necessario complemento alle attività di aula, sono svolte presso i laboratori della rete DTC che collaborano al CAF, presso le sedi degli stakeholder coinvolti e presso istituzioni museali di Roma e del Lazio. La prova finale del CAF consiste nell’elaborazione e presentazione di un project work connesso all’attività formativa laboratoriale. Sono previsti inoltre una presentazione ufficiale del CAF presso uno dei musei coinvolti (Galleria Borghese di Roma; Musei del Sistema del Comune di Roma; Musei del Sistema museale integrato del Frusinate) e un evento di chiusura con l’esposizione dei project work dei corsisti. La frequenza alle attività complessive del CAF è obbligatoria per una percentuale non inferiore al 70% del monte ore previsto.
OBIETTIVI FORMATIVI E SBOCCHI PROFESSIONALI:
Il CAF si propone di:
fornire le conoscenze necessarie per la mediazione culturale in funzione dei diversi tipi di pubblico;
di impartire i principi fondamentali e gli strumenti per migliorare il racconto museale.
Attenzione specifica è dedicata alla semplificazione del linguaggio, al communication design, all’utilizzo di sussidi grafici, di audiovisivi e di altri strumenti multimediali.
Le competenze e capacità sviluppate tramite la frequenza del CAF possono essere impiegate all’interno di:
istituzioni preposte alla conservazione, gestione e valorizzazione dei Beni Culturali (soprintendenze, musei, biblioteche, Ministero della CulturaMIC), Istituti Centrali, amministrazioni regionali, provinciali e comunali, etc);
enti pubblici e privati, nazionali e internazionali, a vario titolo impegnati nell’attività di valorizzazione e gestione dei Beni Culturali (gallerie d’arte, agenzie turistiche, società di servizi, etc);
ambiti lavorativi connessi ai temi della gestione dei beni culturali, dei servizi e rapporti con il pubblico; settore scolastico per personale docente (in ruolo e non), interessato al tema dell’utilizzo di nuove tecnologie e metodologie didattiche innovative per la mediazione e la fruizione museale in un’ottica di sviluppo delle competenze trasversali;
nuove professioni museali e nello specifico dei seguenti profili professionali introdotti dalla Carta nazionale delle Professioni Museali, pubblicata da ICOM nel 2005: responsabile dei servizi educativi; educatore museale.
DIRETTORE:
IVANA BRUNO
Professore associato in Museologia e critica artistica e del restauro
Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale
i.bruno@unicas.it
SEDE AMMINISTRATIVA: Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale
SCADENZA ISCRIZIONE: 26/07/2021
REQUISITI AMMISSIONE: Diploma di laurea di I livello o titoli equipollenti o superiori.
QUOTA ISCRIZIONE: 500
BORSE STUDIO: 12
NUMERO POSTI DISPONIBILI: 24
INIZIO/FINE CORSO: 01/09/2021 - 30/03/2022
SEDE LEZIONI: Dipartimento Lettere e Filosofia
MODALITÀ: Blended
SITO WEB: https://www.unicas.it/siti/laboratori/museo-facile/formazione
ARGOMENTI, DOCENTI DEL CORSO E LABORATORI DEL DTC COINVOLTI:
La didattica frontale è articolata in moduli didattici di 1 o 2 CFU (8 o 16 ore) sui seguenti aspetti:
- Educazione al patrimonio.
- Metodologie didattiche e strumenti digitali nell’educazione al patrimonio museale.
- Mediazione culturale nei musei: aspetti didattici, sperimentali, valutativi.
- La lingua scritta nei musei: dalla semplificazione ai glossari.
- La lingua scritta nei musei: storytelling e altre tecniche di narrazione.
- Communication design: metodi e tecnologia per la grafica e l’immagine coordinata.
- Metodi e tecnologie per la documentazione fotografica.
- Analisi del pubblico.
I docenti UNICAS coinvolti sono Ivana Bruno, Museologia; Gianluca Lauta, Storia della lingua italiana; Assunta Pelliccio, Disegno; Cecilia Mazzetti di Pietralata, Storia dell’arte moderna, Luca Palermo, Storia dell’arte contemporanea. Ad essi si affiancano docenti di rilievo internazionale, come Sandro Debono, University of Malta, Malta National Community Art Museum, e professionisti esperti del settore.
Il CAF usufruisce dell’interazione con istituzioni preposte alla valorizzazione e tutela dei beni culturali come:
ATTIVITA’ DIDATTICA E PROFESSIONALIZZANTE:
Il CAF eroga un totale di 10 CFU, che corrispondono alla frequenza di 80 ore di didattica frontale, arricchita da seminari e workshop, e allo svolgimento di 180 ore di attività laboratoriale, finalizzata alla redazione di un project work in uno degli ambiti di interesse del CAF. Al fine di agevolare la frequenza degli iscritti impegnati in attività lavorative, la didattica frontale è distribuita su un pomeriggio a settimana più un sabato al mese. Le attività laboratoriali, che costituiscono il necessario complemento alle attività di aula, sono svolte presso i laboratori della rete DTC che collaborano al CAF, presso le sedi degli stakeholder coinvolti e presso istituzioni museali di Roma e del Lazio. La prova finale del CAF consiste nell’elaborazione e presentazione di un project work connesso all’attività formativa laboratoriale. Sono previsti inoltre una presentazione ufficiale del CAF presso uno dei musei coinvolti (Galleria Borghese di Roma; Musei del Sistema del Comune di Roma; Musei del Sistema museale integrato del Frusinate) e un evento di chiusura con l’esposizione dei project work dei corsisti. La frequenza alle attività complessive del CAF è obbligatoria per una percentuale non inferiore al 70% del monte ore previsto.
OBIETTIVI FORMATIVI E SBOCCHI PROFESSIONALI:
Il CAF si propone di:
Attenzione specifica è dedicata alla semplificazione del linguaggio, al communication design, all’utilizzo di sussidi grafici, di audiovisivi e di altri strumenti multimediali.
Le competenze e capacità sviluppate tramite la frequenza del CAF possono essere impiegate all’interno di: