Progetto: Advanced Technologies for Cultural Heritage Safeguard (ATLAS) 

Soggetti finanziatori: Regione Lazio e MIUR
Det. G12666 del 18.10.2021, pubblicata sul BURL n. 99 del 21.\10.2021, Atto di Impegno del 10.01.22, Avviso pubblico di LAZIO INNOVA, società in house della Regione Lazio, Accordo di programma quadro "Ricerca, Innovazione Tecnologica, Reti Telematiche" (APQ6) - Stralcio "Attuazione degli interventi programmatici e dei nuovi interventi relativi al Distretto Tecnologico per le nuove tecnologie applicate ai beni e alle attività culturali". Intervento TE1 - Invito al Centro di Eccellenza a presentare progetti per la seconda fase - Progetti RSI

Sovvenzione concessa: € 173.074,31 

Durata: 18 mesi 

Coordinatore Tecnico Scientifico: STEFANO DE ANGELI, Università degli studi della Tuscia, deangeli@unitus.it 

Figura chiave per (partner1): STEFANO DE ANGELI, Università degli studi della Tuscia, deangeli@unitus.it

Figura chiave per (partner2): ALESSIO DI IORIO, Alma Sistemi S.r.l., adi@alma-sistemi.com 

Figura chiave per (partner3): PAOLO MAZZANTI, Università degli Studi di Roma La Sapienza, paolo.mazzanti@uniroma1.it Status: In corso 

Introduzione: La regione Lazio è una delle regioni italiane con il maggior numero di siti archeologici di età etrusca e romana. Si tratta per lo più di siti solo parzialmente scavati e con ampie aree caratterizzate dalla presenza di strutture ancora sepolte. Tali siti costituiscono un tratto peculiare del paesaggio culturale della regione e nel contempo uno straordinario serbatoio di conoscenze del suo passato, che necessita di essere preservato. Nella piena consapevolezza che tra le diverse funzioni eco-sistemiche del suolo vi sia anche quella della conservazione del patrimonio archeologico (Direttiva europea sulla protezione del suolo – 2006), il progetto ATLAS è rivolto all’analisi dell’interazione fra elementi del patrimonio archeologico e fenomeni indotti da fattori ambientali e antropici (erosione, movimento, cambio di uso e copertura del suolo), amplificati oggi dai cambiamenti climatici in atto, potenzialmente e in alcuni casi già drammaticamente dannosi per la conservazione dei siti archeologici. 

Descrizione

Il progetto ATLAS, mettendo in campo competenze archeologiche, geologiche, di tecniche di remote sensing (satellitare, aereo e terrestre) e di tecnologia GIS, si propone di sviluppare e testare su alcuni casi di studio del Lazio, di media estensione, un’innovativo Sistema che integri diverse catene di processamento di dati per il monitoraggio e la stima di alcune specifiche minacce correlate al suolo (erosione, movimento, cambio di uso e copertura del suolo) ed una piattaforma GIS in grado di gestire ed elaborare i prodotti generati da tali catene. Le catene di processamento si serviranno in particolare di dati prodotti da diversi metodi di telerilevamento: dati SAR e multispettrali da satellite, dati fotogrammetrici, LiDAR e iperspettrali da droni, dati da strumentazione laser scanner, nonché prospezioni geofisiche con GPR e/o altre tecnologie geofisiche. I prodotti di tali catene di processamento, unitamente ai dati del patrimonio archeologico esposto e sepolto, verranno gestiti in maniera integrata all’interno della piattaforma GIS, al fine di generare specifiche mappe di minaccia e di vulnerabilità archeologica, da cui poi ottenere delle vere proprie mappe di rischio. 

Finalità e risultati attesi

ATLAS vuole essere il primo step di un più ampio progetto finalizzato allo sviluppo e alla commercializzazione di un apposito Sistema in grado di gestire in ambiente GIS le diverse catene di processamento e di generare mappe di minaccia e di vulnerabilità archeologica, e da queste specifiche mappe di rischio correlate a diverse tipologie di minacce sul suolo che hanno conseguenze dirette o indirette sui siti archeologici e sulle loro strutture esposte e i loro depositi sepolti. I prodotti della piattaforma ATLAS consentiranno alle autorità responsabili della tutela e della conservazione del patrimonio culturale di disporre di un concreto supporto per il monitoraggio dei siti archeologici e per la pianificazione di efficaci attività di tutela preventiva e di conservazione, e nondimeno per lo sviluppo di buone pratiche di un uso sostenibile del suolo che consenta la piena salvaguardia dei contesti archeologici. 

Idea progettuale

Il progetto ATLAS si articola in sei pacchetti di lavoro (Work Packages - WP), le cui modalità di validazione sono costituite dai deliverable che verranno prodotti da ciascun WP, in forma perlopiù di report. Strumento di validazione dell’intero Progetto, sarà infine la piattaforma GIS che costituisce l’obiettivo principale dell’attività di progetto. Il WP 1 è dedicato alla Gestione del Progetto e disseminazione dei risultati. Esso include tutte le attività di coordinamento tecnico e scientifico del Progetto e di divulgazione, che verranno svolte dal Capofila (UNITUS). La durata del WP corrisponde alla durata dell’intero progetto e le attività sono ripartite in quattro task: 1.1 - Gestione amministrativa del progetto (M1-18); 1.2 - Definizione dei requisiti scientifico-metodologici e tecnici del Sistema ATLAS: catene di processamento dei dati da sviluppare e piattaforma GIS (WP 4) per la gestione ed ulteriore elaborazione dei prodotti delle catene di processamento; 1.3 - Disseminazione: diffusione e promozione dei risultati del progetto verso il settore pubblico e privato; task 1.4 -Organizzazione della conferenza finale del Progetto, in cui verranno presentati i risultati ottenuti dal progetto ed in particolare la Piattaforma GIS. Le attività saranno guidate da UNITUS con la collaborazione di UNIRM1 ed ALMA. 

I WPs 2, 3 e 4 sono finalizzati alla definizione di apposite strategie di monitoraggio dei fenomeni ambientali con impatto sul suolo studiati dal progetto, ossia i movimenti del suolo (WP2), l’erosione del suolo (WP3) e il cambio d’uso del suolo e della copertura vegetale (WP4). Le attività di questi WP sono organizzate in maniera analoga fra loro in tre task ciascuno. Di questi il primo è sempre dedicato allo Stato dell’arte dei metodi di monitoraggio e definizione della catena di processamento dati (T2.1, 3.1, 4.1), il secondo all’acquisizione dei dati necessari per l’applicazione delle catene di processamento (T2.2, 3.2, 4.2), il terzo all’implementazione delle catene di processamento e all’elaborazione dei dati (T2.2, 3.2, 4.2). Il WP2 è guidato da UNIRM1, mentre il WP3 e il WP4 da UNITUS. ALMA collaborerà con i partner responsabili nel WP2 e nel WP4, in particolare per la fase di acquisizione dei dati satellitari (T 2.2, 4.2). 

Il WP5 è dedicato alla creazione della Piattaforma GIS del Sistema e sarà gestito da ALMA, in collaborazione con gli altri partner. La piattaforma dovrà essere in grado di gestire i prodotti finali delle diverse catene di processamento elaborate nei WP 2, 3, 4 e i prodotti finali delle attività di identificazione e rappresentazione degli elementi archeologici esposti e sepolti dei siti scelti come casi studio, condotte nell’ambito del WP 6 (Dimostrazione), nonché di trasformarli rispettivamente in mappe di minaccia e in mappe di vulnerabilità archeologica e successivamente in mappe di rischio. Tre sono i task del WP: 5.1 - Analisi preliminare e progettazione della Piattaforma: disegno dell’architettura della piattaforma, definizione del database e definizione delle interfacce rispetto ai prodotti delle catene di processamento elaborate all’interno dei WP 2, 3; 5.2 - Sviluppo e test della Piattaforma GIS; 5.3 - Verificata la funzionalità della Piattaforma: database (data entry e recupero dati) e interfacce della Piattaforma con i prodotti finali delle catene di processamento. 

Il WP6, guidato da UNITUS e dedicato alla dimostrazione del funzionamento della Piattaforma. Un primo task 6.1 riguarda la Pianificazione ed esecuzione delle campagne di raccolta di dati archeologici sul campo. Tale raccolta dati sarà funzionale al task 6.2, dedicato al popolamento della piattaforma GIS e del database archeologico, che raccoglierà sia i dati archeologici raccolti in 6.1, sia le mappe prodotte dalle diverse catene di processamento elaborate nei WP 2, 3, 4 (vedi D 2.2; D 3.2; D 4.4). In una fase successiva, task 6.3, si procederà all’elaborazione delle mappe prodotte dalle catene di processamento sviluppate nei WP 2, 3, 4 (vedi D 2.2; D 3.2; D 4.2), trasformandole, sulla base di precisi parametri di pericolosità definiti in D 1.2, in mappe di minaccia, e all’elaborazione delle mappe del patrimonio archeologico in specifiche mappe di vulnerabilità sulla base di quanto definito in D 1.2. Il task 6.4 - Analisi dei risultati finali, valuterà i risultati ottenuti nei diversi casi di studio relativamente ai risultati attesi e ai dati di riferimento, con lo scopo di perfezionare gli algoritmi, le tecniche e le metodologie. 

Per quanto riguarda le milestones del progetto, durante il primo mese verrà organizzato da UNITUS un kick-off meeting (KoM) per riunire i Partner e coinvolgere la Soprintendenza locale. Entro il terzo mese, invece, si terrà il primo Progress Meeting (PM1) dedicato alla definizione dei requisiti di sistema. Al sesto mese di progetto si terrà il secondo Progress Meeting (PM2), che verrà organizzato congiuntamente dai Partner per discutere i risultati delle attività legate alla definizione delle catene di processamento e della piattaforma GIS. Un Mid-term Meeting (MTM) si terrà al decimo mese di progetto e riguarderà il completamento delle catene di processamento e la prima versione della piattaforma GIS. Al quindicesimo mese verrà organizzato da ALMA un’altro progress meeting (PM3) nel contesto delle attività del WP5 per la verifica dell’implementazione e del test di funzionamento della piattaforma GIS. Al dicassettesimo mese, in prossimità della fine del progetto verrà organizzato da UNITUS un ultimo progress meeting (PM4) incentrato sul completamento delle attività di dimostrazione, la verifica della funzionalità della piattaforma e dei prodotti finali, ossia le mappe di minaccia, vulnerabilità e rischio. Il progetto verrà concluso al diciottesimo mese con la revisione finale, parte del WP1, che avrà come prodotto e mezzo di verifica il deliverable 1.3.